INFORMATIVA SULLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA DEL 25-01-2023

In data 25/01/23 si è tenuta una riunione di contrattazione. Di seguito un resoconto riguardo alle tematiche discusse.

 

PROGRESSIONI ECONOMICHE VERTICALI

La parte pubblica ha prodotto una informativa circa le modalità di espletamento delle progressioni economiche verticali, peraltro anticipata il giorno precedente a tutti i partecipanti.

In adesione al piano di fabbisogno 2021/2023 risultavano previste n.19 posizioni per le progressioni dalla categoria “C” alla categoria “D” e n. 5 posizioni per le progressioni dalla categoria “B” alla categoria “C”.

Le procedure, per entrambe le selezioni, a parere dell’amministrazione, dovranno svolgersi previo espletamento di un test a risposta multipla (10 punti) e contestuale valutazione dei titoli (30 punti). Al termine delle stesse verrà stilato un elenco di soli vincitori, senza alcuna graduatoria ulteriore.

La Parte pubblica si rendeva, inoltre, disponibile a raddoppiare le posizioni in ambedue le procedure, ed a limare eventualmente i punteggi nell’ambito della griglia dei titoli, solo qualora la parte sindacale avesse convenuto sulla proposta.

Le OO.SS. FLC CGIL, CISL FSUR, FGU GILDA UNAMS e la RSU, unitamente ad altre sigle sindacali, in una nota inviata all’attenzione della Parte Pubblica, avevano però chiesto preliminarmente alla discussione sia l’aumento dei posti che l’applicazione della Legge n. 113/2021, ai fini dell’espletamento delle procedure.

Le OO.SS. FLC CGIL, CISL FSUR, FGU GILDA UNAMS e la maggioranza RSU ribadivano come quest’ultima avrebbe permesso di rendere più snella la selezione e la partecipazione dei colleghi anche in deroga al titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, oltre a richiedere con forza la definizione di una graduatoria aperta. La volontà delle OO.SS. andava nella direzione di non limitare le aspirazioni dei tanti colleghi rimasti delusi dalla prima tornata concorsuale esterna ed in attesa da troppo tempo di vedere le proprie attese soddisfatte. La posizione veniva ancor di più suffragata dai dati degli aventi diritto alla partecipazione, forniti dalla DG: n. 276 colleghi inquadrati nella categoria “C”, di cui n. 188 hanno conseguito la laurea; n. 38 colleghi di categoria “B” in possesso almeno del diploma di scuola secondaria. Il solo raddoppio dei posti significa dare certezza esclusivamente al 20% degli aventi diritto. Ci siamo assunti la responsabilità di dare voce a quell’80% che, senza accordi definiti ufficialmente, non avranno alcuna sicurezza per il futuro, attesa l’ultima PEV avvenuta ormai 14 anni fa. E con tutte le nostre forze abbiamo cercato di impedire una nuova “guerra tra poveri”, tentando di far comprendere come solo il rafforzamento delle possibilità può essere il viatico nel quale ridare slancio e serenità alle lavoratrici ed ai lavoratori.

Abbiamo chiesto in ogni modo all’amministrazione di adottare un sistema inclusivo, che non deludesse le speranze del PTAB e che, in egual misura, fornisse una rinnovata adesione all’essere comunità. Siamo convinti che una comunità difenda sempre i propri figli, cercando di individuare forme di tutela, di rispetto per il lavoro ed i sacrifici svolti da tutti in questi anni.

In concreto, le nostre richieste:

– l’applicazione della Legge n. 113/21 (non ci ha convinto l’obbligatorietà dichiarata dalla parte pubblica di utilizzare una norma scaduta ed in proroga, la cd. Legge Madia, mentre risultava inapplicabile una legge attualmente in vigore, la n. 113/21 appunto);

– la possibilità di far partecipare i colleghi anche in deroga al titolo di studio;

– la previsione di una graduatoria di interni dalla quale attingere in fase successiva in base alle necessità (nei bandi PEV delle Università di Siena e Padova sono state previste graduatorie a scorrimento).

In ultima analisi, di assumere un impegno formale, sottoscritto tra le parti, di avviare le PEV nel 2023 secondo il programma proposto ma di espletare, altresì, nuove procedure nell’anno 2024, utilizzando parte dei punti organico ordinari 2021 e 2022 ancora pienamente nelle disponibilità dell’Ateneo, previa verifica della sostenibilità di bilancio.

In seguito all’impossibilità dichiarata, da parte dell’amministrazione, di dare riscontro positivo alle nostre istanze, abbiamo dichiarato l’insussistenza delle condizioni per condividere l’impianto complessivo.

Non abbiamo bloccato alcunché! Trattandosi di una informativa, come ampiamente descritto dalla Parte Pubblica, non vi è alcuna ragione ostativa per cui l’Amministrazione non possa continuare il proprio progetto, avviando le procedure per come illustrato, sia per quanto riguarda la procedura da utilizzare che l’ampliamento dei posti disponibili.

Siamo convinti che le opportunità vadano date a tutti, in egual misura, perché tutto il PTAB per troppo tempo ha fornito e fornisce il proprio contributo in termini di competenze e capacità professionali, quotidianamente senza risparmiarsi. Abbiamo solo chiesto garanzie chiare ed impegni certi.

È giusto, a nostro avviso, difendere le possibilità di tutti, nessuno escluso. Non abbiamo chiesto il 100% dei passaggi, ma non possiamo derogare dal rivendicare di fornire una occasione concreta ad ogni collega. Non abbiamo negato nessuna possibilità, in quanto non abbiamo il potere di farlo ma non baratteremmo mai la nostra storia e la nostra dignità di lavoratori.

LAVORO AGILE

Tutti gli accordi individuali in essere sono stati prorogati fino al 30/04/2023, in attesa che, sottoscritto il nuovo CCNL, si possa avviare lo smart working quale modalità ordinaria di espletamento dell’attività lavorativa.

WELFARE

E’ stato posto all’attenzione della Parte Pubblica un documento prodotto dal vice presidente RSU, in precedenza posto agli atti dello stesso consesso, relativamente ad una serie di proposte atte a strutturare un welfare d’Ateneo, mediante possibili ipotesi di finanziamento del fondo e, nel contempo, volte a definire una copertura assicurativa sanitaria per i dipendenti ed i propri familiari, oltre ai ticket restaurant.

 

INFORMATIVA SU MODIFICHE ORGANIZZATIVE

La DG ha informato circa alcune ridefinizioni organizzative, di seguito riportate:

– dall’Area Residenzialità del Centro Residenziale e dal Servizio di Prevenzione e Protezione, all’interno della Direzione Tecnica e Patrimonio Immobiliare;

– dal Servizio Amministrativo del Centro Residenziale all’interno della Direzione Finanziaria;

– dal Settore Dottorati di ricerca dell’Area Post-Laurea, all’interno dell’Area Ricerca, Innovazione e Impatto sociale;

– dal Servizio Monitoraggio, qualità e valutazione, nell’ambito della propria articolazione interna.

 

La Segreteria d’Ateneo della FLC CGIL

La Segreteria d’Ateneo della CISL FSUR

La Segreteria d’Ateneo della FGU Gilda UNAMS