I 50 ANNI DELL’UNICAL – GLI AUGURI DELLA FGU E IL GRANDE MERITO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO E DI BIBLIOTECA

Il cinquantesimo anniversario dall’avvio delle attività didattiche dell’Università della Calabria, il primo Ateneo della Regione, è senza dubbio una tappa di grande rilevanza per la storia sociale dell’istruzione calabrese.

Il primo ottobre del 1972 circa 600 studenti inauguravano un cammino formativo dagli enormi risvolti sociali. Si trattava allora dei figli delle classi subalterne di una terra difficile, ma animata da un forte desiderio di riscatto. Si trattava, allora, di fornire la possibilità ai giovani calabresi, meritevoli ma privi di mezzi, di accedere alla formazione superiore.

Mezzo secolo è, per una Università in genere, un intervallo temporale relativamente ridotto, ma alle nostre latitudini rappresenta un percorso storico-sociale caratterizzato da forti mutamenti.

La Calabria del dopoguerra era la regione con il più alto tasso di analfabetismo d’Italia, mentre oggi conta una delle più alte percentuali di laureati rispetto alla popolazione residente.

È un risultato socialmente significativo.

Il primo modello di Campus Universitario trae origine da un bando europeo cui partecipano oltre 500 gruppi di progettazione di circa 25 paesi europei.

Un’attenzione formidabile.

Nasce, grazie alla spinta propulsiva ed alla lungimiranza dei padri fondatori, guidati dal prof. Beniamino Andreatta, un modello formativo fondato sulla condivisione ed integrazione.

Studenti, docenti, personale tecnico, amministrativo e di biblioteca uniti nel tentativo di restituire un futuro migliore alla Calabria. Agli albori del nostro Ateneo si sentiva nell’aria un pulsare di energie positive, un fermento culturale pervadeva l’Università.

Assemblee, dibattiti, anche accese discussioni e scontri. L’ Università era una fucina ideologica, imbevuta di progetti e ricca di confronti.

Docenti che “vivevano” il campus tra gli studenti anche dopo le lezioni, in uno scambio continuo di saperi, idee ed azioni positive, rivolte al miglioramento della società calabrese e non.

L’ Unical era una realtà residenziale in divenire.

La stessa idea strutturale di un “Ateneo ponte”, che si adagia sulle colline di Arcavacata – simbolo ancora oggi di una realtà contadina nella quale la nostra regione affonda le radici -, permette di collegare insieme i vari cubi del sapere, il cui esito sociale è rivolto alla crescita della comunità calabrese.

Questa nuova realtà formativa, unica nel suo genere in Italia, veniva realizzata quotidianamente mediante scelte politiche condivise e partecipate.

In questo contesto grande merito va ascritto al personale tecnico amministrativo e di biblioteca, con il proprio ruolo, spesso oscuro ma determinante, di supporto continuo e competente alla ricerca, di erogazione di servizi di qualità agli studenti, di espletamento di tutte le mansioni di carattere tecnico ed amministrativo. Il PTAB ha sempre vissuto con motivazione e partecipazione la nascita e la crescita dell’Università, prodigandosi e affrontando con entusiasmo le grandi difficoltà della nuova sfida.

Nei primi cinquant’anni, l’Università della Calabria è cresciuta tantissimo: la legge istitutiva pensava ad una Accademia con un numero massimo di dodicimila studenti, oggi l’Unical ne conta circa 25.000. L’Università della Calabria non è più soltanto l’Ateneo di chi non ha la possibilità di studiare altrove, pur essendo meritevole, ma è scelto per l’alto valore della didattica e della ricerca, in una dimensione internazionale.

Ed il fatto che ad inaugurare un anno accademico così significativo sia il primo Rettore laureatosi nel nostro Ateneo, il prof. Nicola Leone, scienziato affermato a livello internazionale nel campo dell’intelligenza artificiale, è esempio positivo dei mutamenti di questi primi cinquant’anni.

Tanti successi sono stati raggiunti ma ancora tanto bisogna fare per programmare il futuro prossimo dell’Unical.

Dopo cinquant’anni è da rilevare un avvenuto ricambio generazionale complessivo del PTAB dell’Ateneo, il quale deve essere posto nelle condizioni di continuare a sentire il grande senso di appartenenza all’Istituzione, che ne ha caratterizzato l’azione da sempre.

Ma, per far questo, anche molte aspettative lavorative vanno realizzate.

Sarà determinante che i precari trovino l’agognata stabilizzazione, che il PTAB si senta di nuovo motore propulsivo dell’azione dell’Accademia, attraverso il soddisfacimento di legittime aspirazioni e gratificazioni, oltre al riconoscimento di professionalità interne che dovranno essere valorizzate mediante uno schema organizzativo orizzontale, nel quale ognuno si senta partecipe.

La FGU Dipartimento Università crede fermamente che il PTAB abbia contribuito e contribuisca ancora notevolmente al successo del nostro Ateneo. E le positive valutazioni, in più occasioni riconosciute, riguardo alle erogazioni dei servizi, ne sono testimonianza evidente.

La FGU Dipartimento Università crede fortemente che una organizzazione di successo, che voglia sempre migliorare, si fondi all’interno di un clima nel quale tutti si sentano parte del cambiamento, nell’ambito di un’architettura gestionale inclusiva.

La FGU Dipartimento Università è assolutamente convinta che la crescita passi dall’ascolto delle idee veicolate da un PTAB libero e competente, che abbia quale unico fine quello della crescita dell’Università.

La FGU Dipartimento Università dell’Unical, convinta che la sfida del futuro non possa prescindere da una centralità rinnovata del PTAB, è orgogliosa di festeggiare i 50 anni dell’avvio delle attività didattiche del nostro Ateneo.

 

AUGURI Unical!