LETTERA AL DIRETTORE GENERALE DOTT. MESIANO “PROBLEMATICHE CHE ATTENDONO RISOLUZIONE” MAGGIO/2016

AL Direttore Generale dell’Università della Calabria

Dott. Alfredo Mesiano

Il CSA della Cisal-Università non sempre in questi anni ha avuto le giuste risposte alle richieste fatte in nome dei lavoratori e non sempre il confronto tra OO.SS. e amministrazione è stato “idilliaco”.

Molte, troppe, sono le cose che bisogna ancora fare ed Il CSA della Cisal-Università auspica che il nuovo Direttore Generale Dott. Alfredo Mesiano, a cui augura buon lavoro, possa avere con il sindacato e con il PTA tutto un confronto dialettico e proficuo ed una attenzione all’ascolto che è indispensabile alla crescita ed al potenziamento del nostro Ateneo.

Una gestione trasparente, improntata allo scambio di idee, attenta al benessere ed alla giusta formazione dei lavoratori è un investimento che genera un ritorno importante in termini di efficacia ed efficienza.

Non bisogna dimenticare che il nostro Ateneo è posizionato al terzo posto tra i migliori Grandi Atenei d’Italia anche grazie al lavoro del PTA ed ai servizi che esso svolge.

Classifica del CENSIS dei Grandi Atenei Italiani

Posizione 2015 ATENEO SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB INTERNAZIONALIZZAZIONE MEDIA
1 Perugia 90 95 95 110 90 96,0
2 Pavia 88 91 99 97 97 94,4
3 Calabria 110 103 80 92 72 91,4

 

Purtroppo non bisogna anche dimenticare che in altri parametri molto importati relativi alla valutazione della didattica e della ricerca i punteggi non sono stati dello stesso livello di quelli ottenuti per i servizi. Questi ultimi dati dovrebbero far preoccupare tutti i lavoratori del nostro Ateneo.

Il CSA della Cisal-Università si augura che con il nuovo Direttore Generale si possa instaurare un rapporto proficuo e costruttivo ma da subito è necessario convocare urgentemente una riunione di Contrattazione decentrata, per l’approvazione del Fondo accessorio e per procedere in tempi rapidissimi alla definizione di tutti gli istituti contrattuali previsti (indennità accessoria mensile, reperibilità, indennità di turno, indennità di responsabilità e prolungamento orario biblioteche).

La federazione sindacale che rappresento nel nostro Ateneo è una organizzazione autonoma perché crede che un’associazione dei lavoratori per fare il proprio interesse ed il bene dell’università non deve cogestire con le forze politiche e di potere in generale e crede che il ruolo del sindacato e della parte pubblica, pur improntato alla collaborazione, debba essere rispettosamente separato e non costituire una faccia della stessa medaglia, poiché la commistione crea confusione e genera involuzione.

Il CSA della Cisal-Università auspica di poter avviare un confronto aperto e addivenire ad una convergenza rapida e fattiva su temi importanti e di interesse strategico quali:

L’IMMEDIATA PREPARAZIONE del D.V.R. Documento di valutazione dei Rischi. Il nostro Ateneo è pieno di problematiche serie da troppo tempo trascurate e/o rimandate, per cui bisogna prevedere un importante stanziamento per mettere in sicurezza tutti i lavoratori, ricercatori docenti e studenti.

IL BENESSERE LAVORATIVO che rappresenta un obbligo cardine del D.Lgs. 150/2009. Ad oggi molti Atenei sono in ritardo su questo adempimento. Eppure il benessere lavorativo, come sappiamo, è una delle norme principali della sicurezza sul lavoro cui tanta attenzione rivolgono attualmente le istituzioni e i media in generale ed è indispensabile al miglioramento dell’efficienza produttiva. Benessere lavorativo ed attenzione anche logistica in generale, ai parcheggi, alla sicurezza ed al confort delle aule, delle biblioteche, dei laboratori, alla climatizzazione, e a quant’altro che la scrivente O.S. non avverte come percepito positivamente dal PTA tutto.

LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ATENEO: il CSA della Cisal Università pur riconoscendo l’impatto negativo sull’organizzazione degli Atenei che ha avuto la legge Gelmini e pur comprendendo che alcuni interventi organizzativi erano urgenti, necessari e improcrastinabili, ha l’obbligo di salvaguardare i diritti dei lavoratori, così come sancito dall’art.5 del Dlgs. 165/2001 e dell’art. 2013 del codice civile. Un preciso e trasparente piano complessivo di riorganizzazione oltre che migliorare l’efficienza del nostro Ateneo ridurrebbe i disagi percepiti dai lavoratori come trasferimenti non giustificati e percepiti come demansionamenti o come favoritismi per alcuni a discapito di altri e comunque non basati su criteri oggettivi e riscontrabili.

UNA ADEGUATA FORMAZIONE che non sia estemporanea o clientelare ma che sia una formazione programmata, intelligente e mirata a preparare adeguatamente tutto il PTA. Un programma formativo atto a migliorare l’efficienza dell’Ateneo e che soddisfi le esigenze di crescita professionale dei lavoratori.

LA PERFORMANCE che è un adempimento previsto dal Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e che quest’anno dovrebbe essere una realtà all’università della Calabria anche se ormai in netto ritardo con le normative vigenti. Un corretto piano delle Performance avrebbe portato ad una valutazione congrua del PTA dell’università della Calabria ed avrebbe, probabilmente, evitato in occasione delle ultime Progressioni economiche orizzontali (PEO) la sensazione che il personale sia stato valutato non oggettivamente e, comunque, non come previsto dall’art.81 del C.C.N.L.

La TUTELA DELLA PRIVACY Il rispetto delle norme che la riguardano servono a tutelare lo stesso Rettore, il Direttore Generale in qualità di titolare del trattamento dei dati, i lavoratori, i docenti e gli studenti del nostro Ateneo.

Tante altre ancora sono le problematiche che bollono in pentola e tanto lavoro è necessario fare per rilanciare la nostra Università e per migliorare la qualità della vita di tutti i lavoratori e studiosi dell’Unical.

Francesco Lavorato – Segretario Nazionale