POSIZIONE DELLA FGU DIPARTIMENTO UNIVERSITÀ SULLE PEO

Il Coordinamento della FGU del dipartimento Università della Calabria vuole, con questo comunicato, ribadire la propria posizione sulle PEO.

Posizione esposta nei vari consessi ufficiali ed ufficiosi dove ha potuto esprimere la propria opinione.

Posizione che il Coordinamento della FGU del dipartimento Università ha enunciato in modo articolato al Direttore Generale del nostro Ateneo in data 11/05/2017 e di cui una sintesi è stata pubblicata su Mercurio il giorno 12/05/2017 “omissis….Relativamente alle PEO, la nostra delegazione ha fatto presente come siano da ritenersi un fallimento in quanto non possono essere considerate uno strumento veramente premiale. Il fatto che il management abbia a disposizione più di 45 punti per valutare il PTA senza di fatto utilizzarli, dimostra la portata dell’incongruità valutativa. La performance stessa non è stata condivisa con il Sindacato e non ci sono elementi obiettivi che possano valutare efficacemente il PTA. Per non parlare poi delle risorse, del tutto insufficienti a gratificare e motivare il personale (le risorse che attualmente sono insufficienti garantirebbero una PEO a giro approssimativamente ogni 9 anni ed è per questo che a livello nazionale La FGU si sta battendo per avere ulteriori risorse da aggiungere al fondo).

Ancora si stanno valutando i titoli dei vincitori delle ultime PEO cosa che fa pensare che una verifica è necessaria ed indispensabile perché troppi saranno stati gli errori fatti nella giusta presentazione dei titoli e di quant’altro.

A tal proposito il CSA della CISAL Università suggerisce anche di pubblicare i punteggi in maniera dettagliata. Suggerisce, inoltre, per una garanzia di trasparenza ed equità, che gli incarichi e le posizioni organizzative di tutto il personale debbano essere conservate nelle cartelle personali di ciascuno e pubblicizzati nelle strutture di appartenenza e che il peso degli stessi incarichi debba essere chiaro e documentato…omissis.” (Una cartella del personale sempre aggiornata farebbe diventare la domanda delle PEO una semplice formalità).

Cosa ribadita e integrata in data 16/11/2017 quando la nostra delegazione ha incontrato anche il Delegato per le politiche e gli assetti giuridici delle risorse umane e per le relazioni sindacali Prof. Vincenzo Ferrari. Durante tale incontro sono state trattate varie tematiche e problematiche di interesse collettivo che in sintesi sono state pubblicate su Mercurio giorno 18/11/2017….omissis ..”Il Coordinamento FGU CSA Università ha fatto presente al Delegato come ad oggi ancora non si sappia nulla riguardo la graduatoria definitiva relativa al Bando PEO 2016 e che il nuovo bando 2017 non è uscito (ritardo che ha danneggiato fortemente i lavoratori)  e quindi coglie l’occasione per ribadire l’importanza che l’amministrazione sia trasparente, risponda tempestivamente alle richieste dei lavoratori, sia garante del rispetto delle regole e difenda il diritto dei meritevoli. Premesso che si è in attesa di una maggiore chiarezza a riguardo, auspica che in tale direzione vadano eventuali prese di posizione dell’Amministrazione. …Omissis… Il Coordinamento, sottolineando la necessità che il consiglio di Amministrazione deve intervenire per finanziare welfare e il fondo accessorio, come del resto è stato fatto in altri Atenei, ha ribadito che l’Amministrazione deve avere una maggiore attenzione nella comunicazione: troppe sono le richieste dei Lavoratori rimaste senza risposte! La delegazione sindacale ha inoltre sottolineato l’importanza di favorire e riconoscere la crescita professionale di tutto il PTA.”

Il coordinamento della FGU del dipartimento Università, con la presente, non vuole rendere pubblica la sua posizione col senno del poi, ma ribadire quello già ampiamente manifestato e che adesso più che mai si evince chiaramente essere necessario.

È necessario che tutti i responsabili che gestiscono le varie strutture del nostro Ateneo facciano una valutazione oggettiva dell’attività di ciascuno adottando un metro comune certo trasparente verificabile e concordato con i lavoratori. Se questo non avviene e capita che un solo responsabile di Struttura cerchi di valutare in modo differenziato il personale di fatto lede gli interessi dei propri collaboratori che si vedono così discriminati rispetto a tutti gli altri.

Un strumento premiale non deve trasformarsi in uno strumento addirittura punitivo. Meglio fare una graduatoria ad esaurimento che una PEO iniqua.

Anche se “le pagelline differenziate” sono una forma sgradevolissima da accettare esse eviterebbero la tentazione di cambiare ogni volta il regolamento delle PEO perché di fatto certi che altri sono i punteggi determinanti a far vincere una competizione riservata a pochi.

È necessario che la formazione sia gestita in modo corretto, appropriato, trasparente e centralizzato e con verifica finale in modo che tutti possano essere formati adeguatamente ed equamente e che non si faccia collezione di figurine.

Il bando PEO deve essere pubblicato per tempo e non all’ultimo momento perché la pubblicazione tardiva può portare ad errori anche seri magari fatti per fretta che ingenera comunque aspettative non veritiere e non dà il tempo necessario al lavoratore di verificare i propri punteggi e ricorrere in modo consapevole ed adeguato.

Purtroppo la FGU del dipartimento Università non ha colleghi che la rappresentano all’interno della RSU di questo Ateneo perché le preferenze del P.T.A. dei laboratori e delle Biblioteche sono andate ad altre Sigle Sindacali ma non per questo non fa e non farà sentire la propria voce stando a fianco dei lavoratori.

 

Il coordinamento

della FGU del dipartimento Università dell’Unical