FIRMATO IL CONTRATTO DEI 30 DENARI….

Ed alla fin fine dopo appena 9 anni di attesa in cui l’ARAN non ha avuto il tempo di predisporre una decente ipotesi di rinnovo del CCNL, peraltro viziato da un accordo “politico elettorale” siglato tra governo e CGIL-CISL e UIL in cui  si definiva la parte economica (con aumenti irrisori e mortificanti), si giunge oggi ad un finto rinnovo del CCNL.

Finto perché, come risulta evidente, molte cose importanti sono state “rimandate” al prossimo rinnovo contrattuale e dove gli aumenti stipendiali sono veramente inesistenti se parametrati a 9 anni di assenza di incrementi economici e di farse come quella dell’invenzione delle PEO giuridiche.

Noi non l’abbiamo sottoscritto, al contrario di altri che addirittura spacciano per un grande successo l’essere riusciti a mantenere le poche briciole di diritti residuati nel precedente contratto che resta vigente nelle parti non specificatamente abrogate.
Sulla parte economica, frutto dell’accordo firmato in tempo utile a novembre 2016 prima del famoso referendum,  sappiamo tutti com’è andata e oggi si sottoscrive questo CCNL (!?) sempre per far fronte a esigenze politiche, certamente non tenendo realmente conto delle esigenze dei lavoratori.

Addirittura si considera un successo l’aver mantenuto l’IMA e l’indennità di Ateneo, il che è tutto dire.

In buona sostanza questa vicenda ha ottenuto due risultati evidenti, la triplice ha fatto alla luce del sole ciò che prima faceva nelle segrete stanze con il governo di turno, di fatto delegittimando il ruolo negoziale stesso del sindacato visto che la parte economica l’hanno concordata fuori sacco nel famoso e fumoso accordo di novembre 2016; l’altra è la conferma che la ragione politica viene prima di tutto, anche dei diritti dei lavoratori.

Lo dimostra l’accordo dei famosi 85 euro di novembre 2016 fatto in funzione del referendum voluto e perso da Renzi ed ora la sottoscrizione di un contratto pur che sia basta che si firmi prima delle prossime elezioni del prossimo 4 marzo.

Non è improbabile che la prossima scadenza elettorale per le politiche, ma anche le successive elezioni per il rinnovo delle RSU, diano risposte altrettanto chiare a chi assume queste decisioni fortemente lesive dei diritti dei lavoratori.

Le tabelle allegate dicono che  tanti colleghi e  colleghe gli 85 euro promessi non li vedranno manco lordi e quelli che li vedranno si ricordino che da tali importi  va detratta la vacanza contrattuale.

Questo che segue è il link da cui scaricare il testo del  CCNL a voi l’arduo compito di dare un’opinione, la nostra la conoscete già.

IPOTESI CCNL ISTRUZIONE-RICERCA

Rammaricandoci per avere assistito all’ennesima beffa vi salutiamo cordialmente

Il coordinamento della FGU dipartimento Università dell’Unical