IL RUOLO CENTRALE DEL PTAB

La FGU Dipartimento Università , nell’attesa dell’insediamento del nuovo Rettore, Nicola Leone, ritiene utile ricordare la sua posizione di sempre.
Ribadendo la sua idea coinvolgente e collaborativa di tutti gli attori della vita del campus, ritiene improcrastinabile la maggiore partecipazione attiva del Personale Tecnico Amministrativo e di Biblioteca (PTAB) nella gestione del nostro Ateneo.
Per questo motivo è necessario modificare al più presto lo Statuto dell’Università  della Calabria.
E’ vero che la Gelmini ha, di fatto, stravolto le vecchie normative che regolavano la vita degli Atenei, riducendone la partecipazione alla gestione del PTAB, ma è pure vero che pesare solo un decimo del voto di un docente è vergognoso ed umiliante.
Ben più elevato deve essere il peso del voto tale da soddisfare e far ritornare il senso di appartenenza a tutto il personale tecnico, amministrativo e delle biblioteche.
Come è rilevante anche, ai fini di una esplicita volontà  attenzionale e realmente democratica, consentire che un componente del consiglio di amministrazione sia eletto tra i colleghi del PTAB.
Bisognerà  inserire nel nuovo Statuto, da riscrivere urgentemente, anche un nuovo organismo, quello della consulta del PTAB.
E’ indispensabile incrementare il numero del PTAB perché le norme restrittive di questi ultimi anni hanno sottodimensionato gli organici a tal punto da rendere stressante ed al limite dell’inefficacia e dell’inefficienza l’azione della Pubblica Amministrazione.
La FGU Dipartimento Università  ritiene necessario rivalutare un’idea di campus condiviso, trasparente e qualificato.
Non clientele ma merito, non formazione occasionale e privilegiata ma generalizzata e realmente qualificante, non spostamenti punitivi e clientelari ma riorganizzazione mirate a far crescere la professionalità  in funzione di un’organizzazione migliore.
Efficienza, trasparenza, partecipazione, coinvolgimento, appartenenza, equità : lavorativa e formativa, miglioramento della qualità  e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rispetto della persona (quindi anche di tutti gli impegni che si assumono) devono essere le parole d’ordine di questo nostro Ateneo.