INCONTRO CON IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Il 24 settembre 2019, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università  e della Ricerca, On.le Prof. Lorenzo Fioramonti, ha convocato i sindacati rappresentativi (Flc Cgil, Fsur Cisl, Fed. Uil Scuola Rua, Confsal Snals, Fed. Gilda Unams) per affrontare le tematiche inerenti i settori dell’Afam, della Ricerca e dell’Università . In premessa, nel fare gli auguri al nuovo Ministro, sentiamo il dovere di ringraziarLo per l’attenzione che ha voluto dare a tre settori fondamentali della cultura italiana che spesso, nel passato, non sono stati, con identica attenzione, sufficientemente seguiti.

Nello specifico, per quanto attiene la FGU Dipartimento AFAM, la Prof.ssa Liguori, nella sua qualità  di Presidente della Federazione Gilda Unams, ha fatto presente quelle che attualmente sono le principali criticità  del sistema consegnando al Ministro un documento specifico (vedi allegato) Le criticità  vanno dal precariato ancora da stabilizzare alla soluzione della seconda fascia, dal miglioramento dell’offerta formativa all’ampliamento, non più procrastinabile, degli organici, alla tutela dei lavoratori con contratti flessibili (giusta retribuzione e stabilità  di lavoro), sia docenti che tecnici-amministrativi, dalla riforma della Governance, alla valorizzazione del personale tecnico-amministrativo, ecc.

Per quanto, invece, attiene alla FGU Dipartimento Università , abbiamo consegnato al nuovo Ministro una nota che riassumesse i vari punti già  inviati in questi ultimi mesi al Miur ed all’Aran, per mezzo di una serie di proposte (riguardanti il nuovo CCNL) tra cui quella per garantire la qualità  del servizio e per richiedere quegli aumenti economici che consentano almeno una perequazione economica con gli stipendi degli altri comparti del pubblico impiego, tappa indispensabile per avvicinare i nostri stipendi a quelli in essere a livello europeo e tutelare e valorizzazione il personale Tecnico/Amministrativo e CEL.

Di seguito l’elenco delle proposte le cui argomentazioni sono riportate sul sito (http://www.fgudipartimentouniversita.org/sito/) della nostra sigla sindacale:

– permessi, assenze, aspettative, malattia, infortuni, congedi, sciopero, maternità , orario di lavoro, regole concorsuali, organizzazione del lavoro, formazione, diritto alla disconnessione:

– superamento del precariato;

– procedimenti disciplinari e relative sanzioni;

– flessibilità  oraria;

– formazione;

– welfare;

– ferie solidali;

– assenze per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici art. 51;

– categorie professionali:

– policlinici e aziende integrate universitario-ospedaliere;

– personale CEL;

– blocco del salario accessorio.

Relativamente alla FGU Dipartimento Ricerca abbiamo evidenziato al Ministro che il rinnovo del contratto del personale della ricerca dovrà  essere l’occasione per definire strumenti contrattuali innovativi, capaci di valorizzare tutte le professionalità  che operano nella ricerca e favorire il superamento di molte delle criticità  che condizionano e frenano le potenzialità  degli EPR. Sarà  necessario introdurre strumenti per impostare in modo nuovo i percorsi di accesso – introducendo ad esempio la tenure track – e di sviluppo professionale delle carriere che sono di fatto bloccate da molti anni (recupero dell’ex art. 15). Il d.lgs. 218/16 ha posto le basi per dare agli EPR l’autonomia gestionale che la loro specificità  richiede, ma ਠnecessario portare a compimento questo percorso liberando gli enti pubblici di Ricerca dalla morsa della burocrazia e rendendo la ricerca italiana più competitiva e attrattiva. Questi punti sono stati oggetto di un dettagliato documento che abbiamo consegnato al Ministro.

Il Ministro Fioramonti, dopo aver ascoltato attentamente gli interventi di tutte le delegazioni, ha dato il suo caloroso benvenuto ai presenti e ha esordito dicendo di ritenere che oggi l’economia soft e l’economia della conoscenza siano più importanti di quella hard delle cose, dimostrando una particolare attenzione e sensibilità  per questi importanti settori strategici per il nostro Paese. In particolare ha manifestato la volontà  e l’impegno di adoperarsi per acquisire risorse finanziarie adeguate per l’Afam, la Ricerca e l’Università  poiché è ben consapevole che le risorse economiche costituiscono la precondizione per qualunque riflessione. Il Ministro ha poi risposto alle varie tematiche emerse dai settori come segue.

AFAM

Le arti e la musica costituiscono una grande risorsa per il Paese anche dal punto di vista economico poiché concorrono a creare lavoro. E’ inaccettabile che la legge 508, di riforma del settore, a distanza di vent’anni dalla sua promulgazione, non sia stata completamente attuata; infatti mancano ancora numerosi regolamenti attuativi e il regolamento sul reclutamento attualmente in itinere dovrà  essere ritirato in quanto presenta criticità  che potrebbero essere superate (ad esempio con l’inserimento dell’Abilitazione Artistica Nazionale); il Ministro ha sottolineato che si tratterebbe di fare un passo indietro per farne due in avanti e che, pertanto, il ritiro del provvedimento non deve essere inteso negativamente; infatti il problema della seconda fascia troverà  comunque soluzioni adeguate. Con riferimento alle attività  del suo predecessore il Ministro ha ritenuto positive le commissioni insediate presso il MIUR per apportare modifiche ai Testi Unici poiché costituiscono uno strumento legislativo utile per incidere sul settore. Quanto agli organici dei docenti e dei tecnici-amministrativi il Ministro ha detto di essere a conoscenza delle criticità  dovute alla loro esiguità  ma, per questi, sono determinanti le risorse finanziarie.

RICERCA e UNIVERSITA’

Il Ministro ha ribadito la volontà  di garantire la più ampia autonomia sia alle Università  che agli Enti di Ricerca differenziando questi settori, in considerazione della loro specificità , dalla normativa in generale del pubblico impiego; ha, inoltre, assicurato il suo impegno per arrivare a costruire una Agenzia per la Ricerca per garantire il necessario coordinamento al sistema ricerca, che attualmente si presenta frammentato, con l’obiettivo sia di valorizzare la ricerca di base, sia di fornire una grande visione di prospettiva a tutta la ricerca in modo che possa competere nei contesti internazionali.

Il Ministro ha concluso l’incontro invitando tutti quanti all’unità  e a fare squadra per conseguire risultati migliori.

Roma 24.09.2019
Le Segreterie dei Dipartimenti FGU  Afam – Ricerca – Università