OSSERVAZIONI DELLE OO.SS. AUTONOME SULLA RIORGANIZZAZIONE

Carissime colleghe, carissimi colleghi, le OO.SS. FGU – Dipartimento Università , Confsal SNALS e USB comunicano che venerdì 26 febbraio hanno chiesto ed ottenuto un incontro con la D.G. avente per oggetto le criticità  emerse in questa prima fase di riorganizzazione dell’Università  della Calabria.

Di seguito ne riferiscono un succinto resoconto.

Le scriventi hanno rappresentato come finora, i lavoratori, seppur inseriti in un contesto lavorativo con evidenti squilibri, hanno sempre profuso il massimo impegno ai fini del miglior funzionamento delle strutture, prescindendo dal ruolo assegnatogli, garantendo il funzionamento degli uffici, dei servizi e dei settori, con coscienza e responsabilità  e spesso provvedendo alla formazione in autonomia.

Le OO.SS. autonome nel corso dell’incontro, pur non esprimendo al momento giudizi sul nuovo riassetto organizzativo dell’Amministrazione Centrale, hanno ritenuto muovere numerose criticità  che di seguito si elencano:

  • Evidente difetto di comunicazione che ha generato incertezze nel personale circa il funzionamento delle nuove macrostrutture e l’assegnazione dei compiti nel nuovo modello gestionale. La Direttrice Generale nel prenderne atto, si è impegnata a intensificare l’attività  di informazione nei confronti del personale per meglio chiarire strutturazione e obiettivi della riorganizzazione.
  • Scarso utilizzo dell’istituto della mobilità  interna. La Direttrice Generale, visto l’esiguo numero di personale spostato in strutture diverse da quelle di appartenenza, non ha ritenuto utile al momento farvi ricorso, fermo restando la possibilità  di utilizzare tale istituto in futuro qualora fosse necessario.
  • Eccessivo appiattimento verso il basso. La Direttrice Generale ha dato forti rassicurazioni in tal senso, ribadendo il vantaggio di lavorare in staff per il raggiungimento degli obbiettivi comuni e per la crescita individuale che sarà  accompagnata dalla formazione; sarà  compito di Dirigenti e Responsabili utilizzare al meglio il personale, affidando loro compiti e funzioni idonee all’inquadramento e alla professionalità  acquisita negli anni. Inoltre, in vista di una rivisitazione dei criteri per le PEO e per la valutazione della performance, il personale non verrà  valutato sulla numerosità  degli incarichi, bensì sulla meritocrazia che sarà  l’elemento portante della crescita professionale anche in previsione delle PEV.
  • Non omogeneità  nel riassetto organizzativo in quanto in alcune Strutture la riorganizzazione si ferma alle Aree, in altre invece si scende fino ai Settori. La Direttrice Generale ha motivato tale assetto in funzione delle indicazioni ricevute dai Dirigenti preposti ed anche in base al numero di personale afferente, ribadendo che in futuro, qualora si ravvisasse la necessità , il modello organizzativo potrà  certamente essere rimodulato.
  • Propedeutico al completamento del riassetto organizzativo in atto, deve essere il “Piano Triennale del Fabbisogno del Personale”. La Direttrice Generale ha comunicato che il prossimo passo sarà  la redazione del Piano al fine di utilizzare al meglio i punti organico disponibili sia per le progressioni verticali che per il reclutamento di nuovo personale nonché per la stabilizzazione dei precari.

Premesso che la riunione si è svolta in un clima sereno e costruttivo, la Parte Pubblica si è dimostrata disponibile ad ascoltare e recepire  i suggerimenti e le osservazioni fatte.

Per maggiori delucidazioni i dirigenti sindacali della FGU, SNALS e USB rimangono a disposizione del PTAB.

Comunicato consegnato brevi manu alla Parte Pubblica